"Il corpo umano è la cattedrale più grande che Dio abbia mai costruito"
Christiaan Neethling Barnard
L'antico "Spedale del Ceppo", fondato nel XIII secolo, è stato per secoli la principale struttura sanitaria pistoiese. Durante l'infuriare dell'epidemia di peste che colpì Pistoia nel 1348, esso risultò l'unico complesso ospedaliero in grado di dare un minimo di assistenza e ricovero ai colpiti dal terribile morbo. Probabilmente, già a partire dal XVI secolo, nell'ospedale si tenevano lezioni di medicina ma è precisamente dal secolo successivo, nel 1666, che venne istituita la "Scuola Medica di Pistoia". Il corso di studi, della durata di sei anni, aveva un indirizzo prettamente anatomico e chirurgico. A seguito del decreto del 1767, emesso dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, che prevedeva per gli studenti di chirurgia lezioni ed ostensioni anatomiche, l'ospedale del Ceppo venne dotato, tra il 1770 e il 1780, di una struttura autonoma adibita a tal scopo. Fu scelto un piccolo edificio, anticamente utilizzato per usi rurali, adiacente ai padiglioni ospedalieri. Venne allestito per ospitare non una spartana sala anatomica, ma un vero e proprio "teatro anatomico" di levatura accademica. In una prima sala i chirurghi, al tempo definiti anche come Maestri di Grembiule, preparavano i corpi o le parti anatomiche, mentre nel secondo ambiente vi era l'anfiteatro dove si svolgevano le lezioni. Quest'ultimo, perfettamente conservato, presenta le pareti e la volta riccamente dipinte con tematiche floreali e massime mediche di chiara ispirazione illuministica. Tra le decorazioni spiccano i medaglioni che ritraggono rispettivamente Albrecht von Haller e Giovan Battista Morgagni, entrambi illustri anatomisti. Al centro della sala è posizionato il letto anatomico in marmo bianco, attorniato dagli scranni sopraelevati che accoglievano gli studenti. La scuola medica pistoiese, che tra i propri studenti annovera l'illustre anatomista e patologo Filippo Pacini, perse però il proprio prestigio nel XIX secolo, fino ad essere definitivamente soppressa nel 1844. Il teatro anatomico rimane però a perenne testimonianza dello spirito scientifico assolutamente pioneristico che contraddistinse il secolo dei lumi.
In copertina "Lezione di anatomia del dottor Tulp" di Rembrandt, 1632
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