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Percorsinellignoto

Le mummie di Santa Maria del Suffragio, Monopoli (BA)

Aggiornamento: 15 feb 2020


"Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita" Marco Anneo Lucano

Si tratta di otto corpi, tra i quali una donna, appartenuti a confratelli della Confraternita di Nostra Signora del Suffragio, attualmente conservati in teche di vetro collocate in una cappella della chiesa, detta del "Purgatorio", nel centro storico della cittadina pugliese. Si tratta di cadaveri, anticamente deposti negli ipogei della chiesa, che hanno subìto un naturale processo di disidratazione, senza quindi essere sottoposti ad alcun procedimento di imbalsamazione. Nelle cripte erano infatti situati i colatoi dove i cadaveri degli appartenenti alla Confraternita erano posizionati e, dopo la percolazione dei liquidi corporei e la completa decomposizione, ne venivano recuperate le ossa. Le mummie esposte sono evidentemente sfuggite a questo processo e, per particolari circostanze microclimatiche del locale in cui vennero conservate, si sono disidratate. Risalgono tutte al XVIII secolo, come si evince dai cartigli sottostanti, e tra di esse è presente anche un governatore e due notai a dimostrazione di come nella Confraternita del Suffragio vi fossero anche persone di elevata estrazione sociale. I corpi sono rivestiti da una tunica candida e da una mantella nera, tradizionalmente indossata in occasione di lutto, bordata di rosso e contrassegnata da fiammelle del medesimo colore simboleggianti le fiamme del Purgatorio. Nella cappella delle mummie è però anche conservato, caso unico in Puglia, il corpicino della piccola Plautilla della nobile famiglia degli Indelli. La vista della piccola, vissuta all'inizio del XIX secolo e deceduta a soli due anni di età, è veramente straziante... E' vestita a festa con un abitino finemente ricamato, gli occhi sono spalancati ed il viso appare paffuto. I genitori, distrutti dal dolore, vollero imbalsamarla per consegnarne i lineamenti all'Eternità ed ottennero che fosse conservata per sempre nella chiesa dedicata al culto dei morti.

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