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Il Monastero di Torba e il mistero delle monache senza volto, Gornate Olona (VA)

  • Percorsinellignoto
  • 24 dic 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 feb 2020


"Noi esseri umani che siamo? Spettri, impalpabile ombra"

Sofocle


E' un autentico angolo di Medioevo immerso nel verde della Valle Olona, in prossimità dell'antico tracciato della Via Francisca del Lucomagno, che dalla Svizzera si riversa sulla Via Francigena. Le sue origini sono antichissime e strettamente legate al borgo di Castelseprio (Sibrium) di cui era parte integrante del sistema difensivo. Il nucleo iniziale di questo complesso venne costruito dai Romani in epoca tardo imperiale, come avamposto militare di difesa di quell'area strategica che era appunto la valle del fiume Olona. Il "castrum" venne in seguito utilizzato, sempre a scopo militare, dai Goti, dai Bizantini ed infine dai Longobardi. Durante il periodo di dominio longobardo, coincidente con il massimo splendore per tutto il Contado del Seprio, venne riconvertito ad uso religioso e fu sede a partire dall'VIII secolo di un monastero di monache benedettine. L'imponente torre di epoca romana venne quindi riadattata all'utilizzo da parte delle religiose, e l'intero complesso venne ampliato per ospitare le celle ed il refettorio. In diverse fasi, dall'VIII al XIII secolo, vide la luce la piccola chiesa monasteriale di Santa Maria, dallo stile sobrio e funzionale alla piccola comunità religiosa femminile. Nel 1482 le monache benedettine vennero però definitivamente trasferite a Tradate e il monastero utilizzato da allora per mansioni agricole. Nel 1799, perso lo status di monastero, a seguito degli editti napoleonici, iniziò il lungo periodo di degrado e abbandono. Un declino terminato solo una trentina di anni fa grazie alla lunga opera di restauro da parte del FAI. All'interno della torre sono miracolosamente giunte fino a noi straordinarie testimonianze pittoriche di epoca longobarda. Oltre ad una particolarissima rappresentazione pittorica di un Cristo imberbe, ed altre immagini religiose, è presente un enigmatico affresco raffigurante otto monache in preghiera, delle quali, le prime tre, senza volto. Non è stata ancora fornita una spiegazione esaustiva per questa anomalia, anche perché l'affresco pare volutamente incompiuto. Secondo una tetra leggenda, durante l'esecuzione del dipinto, tre monache fuggirono dal monastero senza fare più ritorno. Per questo motivo i loro volti rimasero incompleti. Una volta decedute, i loro spiriti senza pace presero a vagare per le campagne circostanti il monastero nel disperato tentativo di rientrare nel dipinto e ottenere finalmente la raffigurazione del proprio volto.

 
 
 

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