Amor, c'ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense." Dante Alighieri (Inferno V, 103-107) Questa imponente roccaforte venne iniziata dall'architetto Bartolino Plati di Novara nel 1385, per volontà di Niccolò II d'Este, con precisi criteri difensivi. I sotterranei furono adibiti a carcere per secoli. Non vi erano imprigionati criminali comuni ma bensì tutti coloro che erano considerati traditori o avversari della famiglia estense. Nel XVI secolo il castello venne trasformato in una sontuosa corte ducale. Tra le sue mura pare aleggi il fantasma senza pace della sventurata Parisina. Nata nel 1404, Laura Malatesta, soprannominata Parisina, era figlia di Andrea signore di Cesena. Appena adolescente andò in sposa nel 1418 al maturo Niccolò III d'Este, marchese di Ferrara. Costui aveva già dei figli dalla favorita di corte, la dama Stella dei Tolomei, e tra questi Ugo era pressoché coetaneo di Parisina. Dopo un'iniziale diffidenza, tra i due giovani si instaurò, negli anni successivi, un rapporto sempre più tenero che sfociò nella passione clandestina durante un viaggio a Ravenna, nel quale Parisina fu accompagnata da Ugo per volere del marito. La storia d'amore tra i due giovani amanti ebbe però un tragico epilogo. Niccolò, uomo possessivo e violento, incominciò a sospettare il tradimento. Il dubbio pareva oltretutto avvalorato dai pettegolezzi di corte. Ugo e Parisina vennero alla fine sorpresi da Niccolò. Il marchese, accecato dalla rabbia e roso dalla gelosia, non seppe controllare la propria sete di vendetta. Fece pertanto imprigionare i due giovani nella Torre dei Leoni fino alla successiva decapitazione avvenuta il 21 Maggio 1425, nei sotterranei del castello. L'infelice anima di Parisina si aggira ancora nelle segrete di questo poderoso castello alla disperata ricerca del proprio amato.
In copertina "Esecuzione di Lady Jane Grey" di Paul Delaroche, 1834. La frase tratta dall'Inferno di Dante che abbiamo utilizzato nell'incipit non è ovviamente casuale. Aldilà della similitudine del dramma di Ugo e Parisina con quello di Paolo e Francesca, pare che fu proprio la lettura della narrazione dantesca a far sbocciare l'amore tra Parisina ed il figliastro Ugo. Inoltre Parisina apparteneva alla stessa famiglia di Paolo, ovvero i Malatesta. La tragedia consumatasi nelle mura del castello ferrarese ispirò il poema "Parisina" che George Byron compose nel 1816.
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