"Dalla tomba mi levo a ricercare il bene, che mi manca, dell'amore; il mio sposo perduto ad abbracciare, ed a suggere il sangue del suo cuore". Johann Wolfang Goethe (La sposa di Corinto)
Tomba di Adalgisa Faré Cassani Mirabile esempio di stile liberty, è la scultura funebre senza dubbio più celebre di questo piccolo cimitero ottocentesco. La statua raffigurante la defunta indossa un'elegante vestaglia ornata di pizzo. E' adagiata su di un fianco, posta su quello che era evidentemente il proprio capezzale e, con sguardo enigmatico, pare osservare insistentemente il visitatore in qualsiasi punto egli si sposti. Il vecchio cimitero di Viggiù rappresenta un piccolo, ma straordinario, esempio di arte sepolcrale lombarda del XIX secolo. Venne inaugurato nei primi anni dell'800 (la prima documentazione ad esso inerente è datata al 1818) e definitivamente chiuso nel 1912, perché ormai non più sufficiente ad accogliere ulteriori sepolture. All'interno di questo antico camposanto si trovano numerose sculture di grande pregio, non semplicemente artistico, ma anche storico e culturale, che testimoniano la grande abilità dei mastri scalpellini di questa zona. A rendere molto particolare questo antico cimitero, tanto da considerarlo una sorta di "giardino esoterico", è indubbiamente la presenza, in molte lapidi, di un'esplicita simbologia esoterico-massonica. Dimostrazione della forte e radicata presenza dell'antica Libera Muratoria tra gli esperti artigiani viggiutesi della lavorazione della pietra. Come un museo a cielo aperto, immerso nel verde e nel silenzio della natura, esso offre un'eccezionale excursus di iconografia funeraria che spazia da quella cristiano-cattolica più tradizionale a quella esoterica di matrice massonica, passando per opere viceversa ispirate al gusto neoclassico di fine '800. Il Cimitero Vecchio è un luogo fuori dal tempo e di struggente romanticismo seppur inevitabilmente tetro. E' aperto unicamente nella prima settimana di Novembre, in concomitanza con la festività dei defunti. Giorni in cui le nere e fredde lapidi di pietra arenaria locale, segnate dall'inesorabile scorrere del tempo sono ricoperte da un tappeto di foglie morte color dell'oro. Narrano leggende di paese che tra i sepolcri aleggia lo spirito senza pace di una giovane donna alla disperata ricerca del suo amato. Racconti che aggiungono una nota lugubre a questo luogo incantato.
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