"Quando l'erba crescerà al di sopra della mia sepoltura, sia quello il segnale per dimenticarmi del tutto". Fernando Pessoa
Meglio conosciuto come cimitero di San Finocchi, sorge nell'immensa area che fu di pertinenza dell'ex ospedale psichiatrico. Venne realizzato a partire dal 1942,come ampliamento del vecchio cimitero di San Girolamo, per dare sepoltura ai degenti non reclamati dalle proprie famiglie. E' un luogo cupo e malinconico soprattutto perchè in esso riposano persone a lungo emarginate e, una volta decedute, completamente dimenticate da tutti. Le tombe sono segnate da croci di cemento o da altrettante semplici lapidi. Il "cimitero dei matti", in disuso dal '78 in concomitanza con la chiusura dell'ospedale, è rimasto per anni in una situazione di totale abbandono e degrado. Solo recentemente, grazie all'impegno di un'associazione di volontari, ha riacquistato decoro. Si dice che il Professor Luigi Scabia, l'illustre psichiatra che diresse il manicomio di Volterra per trent'anni, avesse scelto di essere sepolto in questo piccolo cimitero per rimanere accanto anche dopo la morte ai propri pazienti. Dalle nostre ricerche risulta invece che fu sepolto al Campaccio, un campo comune del cimitero di Volterra dove venivano inumati i diseredati e gli internati del manicomio che non avevano nessuno che si occupasse di loro. Non cambia quindi il profondo senso di umanità che contraddistingueva questo straordinario medico.
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