"L'alchimia non è una semplice operazione chimica nel senso attuale del termine, quanto piuttosto un procedimento filosofico di trasformazione". Carl Gustav Jung
Autentico capolavoro rinascimentale, si trova nel centro storico del capoluogo bresciano. Venne edificata a partire dal 1488 per accogliere un dipinto murale raffigurante una Madonna con Bambino che, negli anni tra il 1480 ed il 1484, nei quali a Brescia infuriò la peste, venne ritenuto miracoloso. La facciata, in candido marmo di Botticino, venne realizzata in buona parte da scultori e maestri taglia pietre già impiegati nella realizzazione delle decorazioni di Palazzo Loggia. Il risultato è assolutamente straordinario per l'incredibile raffinatezza dell'intaglio che lo rende simile ad una merlettatura. Al centro, elegante e sontuoso, il protiro a quattro colonne; ai lati lesene nelle quali la ricchissima lavorazione di intaglio ha riprodotto delle superlative grottesche. Vi sono raffigurati ogni sorta di motivi floreali,torce e bracieri, figure mitologiche e paganeggianti, fauni, sirene, tritoni e cherubini. Misteriose ed affascinanti le raffigurazioni alla base delle lesene poste ai lati del protiro. In quella di sinistra è presente quello che pare proprio essere un Atanor, il fornello utilizzato dagli alchimisti, sormontato da un teschio alato e attorniato da quattro creature chimeriche, interpretate come salamandre, che in alchimia simboleggiano lo zolfo filosofale. In quella di destra, una clessidra è sormontata da uno strumento simile ad una bilancia o forse una stadera, intorno ad essa sono presenti figure allegoriche che rimandano alle precedenti salamandre ma fornite di ali. La facciata di Santa Maria dei Miracoli appare quindi come un complesso intreccio di simbolismi esoterici ed alchemici. Ci troviamo quindi di fronte ad un misterioso percorso verso la conoscenza interpretabile solo da pochi adepti?...
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