"Mentre pregavo il Dio di cielo e terra,mi fu data grazia dal Signore Sabaoth di avere,per mezzo dell'Arcangelo Michele,il suo anello di pietra preziosa con il sigillo inciso..."
Testamentum Salomonis
Magistrale esempio architettonico pisano-lucchese contraddistinto da una splendida facciata costituita da alte arcate inferiori cieche e da una serie di loggette superiori. Alla sommità è collocata l'imponente statua dell'Arcangelo Michele alta ben quattro metri. Sorge nell'area dell'antico foro romano su una precedente chiesa risalente all'VIII secolo dedicata appunto a San Michele Arcangelo. Venne ricostruita nelle forme attuali a partire dall'anno 1070, per volere di papa Alessandro II. I lavori si protrassero fino al XIV secolo ottenendo come risultato una basilica in stile gotico con notevoli motivi romanici. La facciata è in buona parte opera dell'architetto lombardo Guidetto da Como, molto attivo nella Toscana del XIII secolo, ed è ricchissima di sculture allegoriche medioevali: melusine, centauri, grifoni alternati a raffinate decorazioni floreali. Secondo un'antica leggenda in particolari condizioni di luce, è possibile vedere, in un determinato punto della piazza antistante la chiesa, uno strano luccichio provenire da quello che dovrebbe essere un enorme diamante incastonato in un anello posto al dito della statua dell'Arcangelo.
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